Giovane, italiana ed esordiente, Silvia Greco, donna dai mille lavori, ci dà la sua versione della felicità (Un’imprecisa cosa felice, il titolo, è un verso di Pessoa), in una storia a quattro voci grottesche e ironiche che parlano di morte, fallimento, abbandono e di tutte le disgrazie di una vita. Nonostante tutto, felici siamo noi che leggiamo.